Malattie del cuore e dei vasi sanguigni (cardiologia)

Disturbi del ritmo e della conduzione cardiaca: sintomi e diagnosi

Le aritmie e i disturbi della conduzione possono essere asintomatici o causare palpitazioni, sintomi emodinamici (ad esempio, mancanza di respiro, fastidio al torace, stordimento o sincope) o arresto cardiaco.

Disturbi del ritmo cardiaco e della conduzione

Normalmente, il cuore si contrae secondo un ritmo regolare e coordinato. Questo processo è garantito dalla generazione e dalla conduzione di impulsi elettrici da parte dei miociti, che possiedono proprietà elettrofisiologiche uniche, che portano a una contrazione organizzata dell'intero miocardio.

Insufficienza cardiaca

L'insufficienza cardiaca è una conseguenza di un disturbo del riempimento o della contrazione dei ventricoli del cuore, che determina una riduzione della funzione di pompaggio del cuore, accompagnata da sintomi tipici: dispnea e rapido affaticamento. Cardiomiopatia è un termine generico per indicare le malattie primarie del muscolo cardiaco.

Cardiomiopatia restrittiva: cause, sintomi, diagnosi, trattamento

La cardiomiopatia restrittiva (RCM) è una rara forma di cardiomiopatia caratterizzata da un riempimento diastolico alterato dei ventricoli dovuto alla loro rigidità, in assenza, almeno all'esordio della malattia, di una loro significativa ipertrofia o dilatazione e di una contrattilità normale (o quasi normale).

Edema polmonare

L'edema polmonare è un'insufficienza ventricolare sinistra acuta grave associata a ipertensione venosa polmonare ed edema alveolare. L'edema polmonare è caratterizzato da grave dispnea, sudorazione, respiro sibilante e talvolta espettorato schiumoso ematico.

Cardiomiopatia dilatativa

La cardiomiopatia dilatativa è una lesione miocardica che si sviluppa a seguito di vari fattori (predisposizione genetica, miocardite virale cronica, disturbi del sistema immunitario) ed è caratterizzata da una marcata dilatazione delle camere cardiache con una diminuzione della funzione sistolica dei ventricoli sinistro e destro e la presenza di disfunzione diastolica di grado variabile.

Cardiomiopatia ipertrofica: cause, sintomi, diagnosi, trattamento

La cardiomiopatia ipertrofica è una malattia congenita o acquisita caratterizzata da grave ipertrofia del miocardio ventricolare con disfunzione diastolica, ma senza aumento del postcarico (a differenza, ad esempio, della stenosi valvolare aortica, della coartazione dell'aorta, dell'ipertensione arteriosa sistemica).

Infarto miocardico: prognosi e riabilitazione

L'attività fisica viene gradualmente aumentata durante le prime 3-6 settimane dopo la dimissione. Si incoraggia la ripresa dell'attività sessuale, che spesso rappresenta una preoccupazione per il paziente, e altre attività fisiche moderate. Se una buona funzionalità cardiaca viene mantenuta per 6 settimane dopo un infarto miocardico acuto, la maggior parte dei pazienti può riprendere le normali attività.

Infarto miocardico: complicazioni

La disfunzione elettrica si verifica in oltre il 90% dei pazienti con infarto miocardico. La disfunzione elettrica che di solito causa il decesso entro 72 ore include tachicardia (di qualsiasi origine) con una frequenza cardiaca sufficientemente elevata da ridurre la gittata cardiaca e la pressione arteriosa, blocco atrioventricolare di tipo Mobitz II (di secondo grado) o completo (di terzo grado), tachicardia ventricolare (TV) e fibrillazione ventricolare (FV).

Infarto miocardico: trattamento

Il trattamento dell'infarto miocardico mira a ridurre il danno, eliminare l'ischemia, limitare la zona infartuale, ridurre il carico sul cuore e prevenire o trattare le complicanze. L'infarto miocardico è una situazione medica di emergenza, il cui esito dipende in larga misura dalla rapidità della diagnosi e della terapia.

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