Actinomicosi esofagea

L'actinomicosi esofagea è una malattia rara che può manifestarsi solo se la mucosa dell'esofago è danneggiata e gli agenti infettivi vi rimangono trattenuti. Si distinguono forme primarie e secondarie di actinomicosi esofagea. Le lesioni primarie si presentano con lievi danni alla mucosa. Le lesioni secondarie originano da lesioni adiacenti, ad esempio localizzate nella faringe.

Dal punto di vista patologico, la malattia si manifesta come un tumore in forte crescita, che colpisce tutti i tessuti che incontra e dà origine a focolai secondari nei polmoni, nel fegato, in altri organi addominali e in altre zone anatomiche.

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Sintomi dell'actinomicosi esofagea

L'esordio della malattia dovrebbe essere caratterizzato come insidioso. La malattia viene diagnosticata in presenza di lesioni significative dell'esofago, accompagnate da dolore e disfagia. Talvolta si riscontra una secrezione ematica nel muco rigurgitato e la presenza di actinomiceti durante l'esame microscopico della secrezione. Clinicamente, la malattia è molto grave e, di solito, si conclude con la morte.

Diagnostica

La diagnosi si basa sui dati ottenuti durante l'esofagoscopia con biopsia. L'actinomicosi esofagea deve essere differenziata da un tumore maligno.

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Trattamento dell'actinomicosi dell'esofago

Il trattamento dell'actinomicosi esofagea si divide in locale e generale. Il trattamento locale è inefficace, soprattutto nella forma diffusa. Si utilizzano diatermocoagulazione e radioterapia. Il trattamento generale prevede macro e microelementi (ioduro di potassio), penicilline (benzilpenicillina, fenossimetilpenicillina), agenti antimicrobici in combinazione (cotrimoxazolo), tetracicline (doxiciclina, metaciclina).

Prognosi dell'actinomicosi dell'esofago

La prognosi è grave, poiché l'actinomicosi dell'esofago è gravata da complicazioni associate al danno al mediastino e agli organi del torace.