Sindrome X: cause, sintomi, diagnosi, trattamento

La sindrome X è una disfunzione o costrizione dei vasi microcircolatori, che provoca l'insorgenza di un attacco di angina pectoris (angina).

Alcuni pazienti con angina tipica che si risolve con il riposo o la nitroglicerina presentano una coronarografia normale (ovvero, assenza di lesioni aterosclerotiche, embolie o spasmo arterioso inducibile). Alcuni di questi pazienti presentano ischemia rilevabile al test da sforzo; altri no. In alcuni pazienti, l'ischemia deriva probabilmente dal restringimento riflesso delle arterie intramurali e dalla riduzione della riserva coronarica. Altri pazienti presentano una disfunzione microvascolare nel miocardio: i vasi anomali non si dilatano in risposta all'esercizio fisico o ad altri stimoli cardiovascolari; in questi pazienti può anche essere aumentata la sensibilità al dolore cardiaco. La prognosi è buona, sebbene l'evidenza di ischemia possa persistere per anni. In molti pazienti, i beta-bloccanti attenuano i sintomi. Questa patologia non deve essere confusa con l'angina variante associata a spasmo delle arterie epicardiche, né con un'altra patologia, anch'essa chiamata "sindrome X", che si riferisce alla sindrome metabolica.

Ischemia indolore

I pazienti con coronaropatia (in particolare quelli con diabete) possono presentare ischemia senza manifestazioni cliniche. L'evidenza di ischemia è rappresentata da alterazioni transitorie asintomatiche del tratto ST-T rilevate durante il monitoraggio Holter delle 24 ore. La scintigrafia miocardica può talvolta rilevare ischemia asintomatica anche durante sforzo fisico o mentale (ad esempio, calcolo a mente). Ischemia silente e angina possono coesistere, manifestandosi in momenti diversi. La prognosi dipende dalla gravità della coronaropatia.