Androgeni

I principali rappresentanti degli androgeni nel corpo femminile sono il testosterone, l'androstenedione e il DHEAS. Gli androgeni stimolano la crescita dei peli sul pube e sulle ascelle, aumentano la libido e influenzano le dimensioni del clitoride e delle grandi labbra. Gli androgeni modulano la produzione di gonadotropine nella ghiandola pituitaria anteriore.

Nell'organismo maschile, i principali rappresentanti degli androgeni sono il testosterone e il diidrotestosterone (DHT). La maggior parte del testosterone nel siero sanguigno è legata all'SHG (circa il 60%). La percentuale di testosterone libero è dell'1-3% e la percentuale di testosterone legato all'albumina è di circa il 40%. Solo il testosterone libero e il testosterone legato all'albumina possono penetrare negli organi bersaglio ( prostata, vescicole seminali e pelle ). Una volta raggiunto l'organo bersaglio e penetrato nelle cellule, il testosterone viene convertito in DHT dalla 5α-reduttasi (la quantità principale si forma nella prostata), e solo allora il DHT esercita il suo effetto biologico. In altri organi bersaglio, come muscoli e reni, l'effetto degli androgeni si realizza direttamente. L'iperandrogenemia nelle donne porta a virilizzazione e disturbi della fertilità. Ciò determina l'importanza della determinazione degli androgeni nella diagnosi di infertilità femminile.

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