Vista scarsa in un bambino

Le principali cause di cecità e problemi di vista, nonché la loro frequenza, variano nelle diverse regioni del mondo, a causa di una serie di fattori (socioeconomici, demografici, geoclimatici, ecc.), nonché del livello della medicina e, in particolare, dello stato dei servizi oftalmo-pediatrici. La prevalenza della cecità infantile nel mondo è di circa 1,3 milioni, mentre gli ipovedenti sono 5,2 milioni. Il tasso di cecità infantile è di 1,6, mentre quello degli ipovedenti è di 3,5 (ogni 10.000 bambini).

La grave disabilità visiva è una conseguenza di patologie congenite ed ereditarie causate da una serie di fattori endogeni: ereditarietà sfavorevole, malattie infettive della madre e del feto durante la gravidanza, decorso patologico dovuto a tossicosi e nefropatia, complicazioni durante il parto (asfissia, lesioni alla nascita), prematurità. La salute del feto è influenzata dalle cattive abitudini dei genitori, dall'impatto di fattori domestici e industriali sfavorevoli sul suo organismo. Nella struttura nosologica delle disabilità infantili dovute a oftalmopatologia, prevalgono le malformazioni (26,4%), la cataratta congenita (17,3%), la retinopatia del prematuro e altre patologie della retina (16,6%), le malattie del nervo ottico (12,0%) e le lesioni oculari (10,5%). Spesso, la comparsa di disabilità visiva è causata da diversi fattori eziologici che formano forme combinate di patologia oculare.

La scarsa vista nei bambini è più complessa rispetto alle persone che hanno perso completamente la vista in età avanzata. I bambini differiscono dagli adulti disabili per il polimorfismo dei disturbi, ovvero la combinazione di un difetto visivo con deficit uditivo. Tra questi, patologie dell'apparato muscolo-scheletrico e malattie degli organi interni, tra cui predominano alterazioni patologiche dell'apparato respiratorio. I disturbi psiconeurologici associati a danno cerebrale ipossico-ischemico si osservano con una frequenza doppia rispetto alle patologie somatiche. Il danno perinatale al sistema nervoso centrale ha un effetto negativo sia sulla refrattogenesi che sulla formazione della visione centrale nei bambini piccoli, il che porta a una percezione alterata e a un sottosviluppo delle funzioni mentali superiori. Il patrimonio di rappresentazioni visive nei bambini ipovedenti è insufficiente e la loro scarsa differenziazione nella memoria porta a una percezione inadeguata delle immagini. La percezione offuscata influisce negativamente sul riconoscimento delle lettere e sulla scrittura, il che distingue i bambini dagli adulti ipovedenti che possono scrivere senza controllo visivo. Le idee formate sono incomplete, vaghe, instabili e spesso errate; la memoria visivo-figurativa, visivo-uditiva e visivo-motoria ne risente, rendendo difficile l'apprendimento del materiale. Tutto ciò influisce sulla formazione del pensiero e del linguaggio. Le deviazioni secondarie possono aggravare il difetto primario, ovvero una scarsa visione è aggravata dalla limitata esperienza del suo utilizzo.

Per una percezione più accurata degli oggetti da parte dei bambini ipovedenti, il riconoscimento degli oggetti del mondo esterno e lo sviluppo di un bagaglio di rappresentazioni visive, vengono utilizzati mezzi specifici di correzione del deficit visivo: dispositivi ottici e optoelettronici. Sono destinati alla compensazione parziale delle limitazioni.alla formazione, all'attività lavorativa, al self-service, all'orientamento.